Chi siamo

La Rete CEAS Nazionale

Le nuove tematiche, quali l’economia circolare, la green economy, la lotta e adattamento ai cambiamenti climatici, l’integrazione delle diverse dimensioni della sostenibilità ed il coinvolgimento della società civile nei processi di attuazione della Strategia Nazionale e delle Strategie Regionali per lo Sviluppo Sostenibile, per non rimanere solo definizioni senza contenuto, necessitano di un forte investimento in cultura ed educazione per tutti gli attori sociali e i cittadini di tutte le età, quali elementi trasversali e cardini per il raggiungimento degli obiettivi strategici di sostenibilità fissati dalla Strategia Nazionale.

L'Educazione alla Sostenibilità

…. L'Educazione alla sostenibilità diviene da un lato uno strumento fondamentale e dall’altro, un impegno ed un'opportunità che coinvolge tutti gli attori sociali, chiamati a diversi livelli e con competenze differenziate a definire obiettivi, strategie ed azioni per attività integrate di informazione, educazione formazione e in grado di riflettersi sulla qualità ambientale e della nostra società nel suo sviluppo”.

Non solo scuola

…. Il processo di integrazione del sistema con la società non può considerarsi limitato al mondo della scuola in quanto si è andato estendendo ad altri potenziali interlocutori ed in particolare ad un utenza adulta. (Conferenza di Genova e Accordo Stato – Regioni del 2000)

La rete CEAS a supporto del cambiamento

Risulta necessario dunque, un sistema di educazione ambientale e alla sostenibilità, che sappia promuovere, supportare e sviluppare i processi trasformativi della società, attraverso l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030, declinati nella Strategia Nazionale e nelle Strategie Regionali per lo Sviluppo Sostenibile. Sono questi i motivi che rendono attuale e fondamentale il Sistema Nazionale IN.F.E.A. ad integrazione dei Sistemi Regionali e il patrimonio di risorse peculiari e qualificate costituite dalla Rete dei i Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità. Un Sistema, che tuttavia, va rivitalizzato e rilanciato nella logica di una maggiore inclusività, considerato anche il ruolo che è venuto ad assumere, rispetto all’educazione ambientale, ISPRA e dunque il Sistema delle Agenzie per la Protezione Ambientale soprattutto dopo l’emanazione della Legge 132/2016.

La cornice IN.F.E.A.

Il Sistema IN.F.E.A. è stato promosso e istituito dal Ministero dell’Ambiente (PTTA 1994-1996) al fine di organizzare e valorizzare la ricchissima e variegata realtà dell’educazione ambientale nel nostro Paese, coniugando le politiche ambientali con quelle educative, superando “la polverizzazione” delle esperienze territoriali. Dapprima concepito come un sistema di sistemi, strettamente correlati tra loro, operanti sul territorio nazionale a livelli diversi (nazionale, regionale e locale) e con diverse responsabilità, e successivamente (dal 2000 in poi) come un Sistema ad integrazione dei Sistemi IN.F.E.A. a scala regionale, ha rappresentato in Italia un’esperienza innovativa di grande importanza, nonché uno strumento operativo sufficientemente dinamico per la crescita della cultura ambientale e della sostenibilità delle diverse realtà regionali e un modello di collaborazione e di dialogo importante fra lo Stato e le Regioni.

Le proposte della rete

Assumere l’educazione alla sostenibilità quale leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile nazionale e territoriale riconoscendone le specifiche funzioni nei Piani e nelle Strategie nazionali e territoriali.

Ri-vitalizzare e rilanciare il Sistema Nazionale e i Sistemi Regionali IN.F.E.A. – anche attraverso specifici finanziamenti – in quanto Sistema Nazionale ad integrazione dei Sistemi Regionali, così come, in seguito alla Conferenza Nazionale per il rilancio del Sistema IN.F.E.A. organizzata dalla Regione Sardegna (Cagliari 22 e 23 Novembre 2018), è stato anche già proposto alla discussione della Conferenza Stato-Regione da parte delle Regioni.

Riconoscere a livello istituzionale, il valore della Rete Nazionale dei CEA/CEAS per la protezione ambientale e, assumerla, al pari di altri soggetti, quale interlocutore rispetto alle attività di educazione ambientale e alla sostenibilità, anche inserendo propri rappresentanti, ai tavoli nazionali che si occupano della materia.

Riconoscere la figura professionale di educatore/operatore dei CEA/CEAS e/o facilitarne l’inserimento nei repertori regionali, così come alcune Regioni hanno già fatto.

Organizzare momenti di aggiornamento e di formazione per i responsabili dei Sistemi regionali INFEA e dei CEAS, al fine di rafforzare le competenze specifiche e metodologiche proprie dell’educazione alla sostenibilità e necessarie per affrontare le nuove sfide alle quali è chiamato nel suo insieme il Sistema Nazionale di Educazione Ambientale.

Riconoscere ai Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità la possibilità di partecipare ai bandi europei, nazionali, regionali e locali, in quanto strutture di valore per la protezione ambientale.

I Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS), istituiti da enti pubblici e privati a seguito del primo Programma INFEA, promosso dal Ministero dell’Ambiente con il Piano Triennale per la Tutela Ambientale 1993/1996, sono strutture di servizio per l’educazione alla sostenibilità, con la funzione di promuovere Informazione, Formazione e Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile.

I CEAS hanno rappresentato e rappresentano un punto di riferimento e una risorsa importante per l’attivazione dei processi di sviluppo sostenibile locali regionali e nazionali. Un patrimonio fondamentale, per realizzare le sfide poste dalla Strategia Nazionale e dalle Strategie Regionali per lo Sviluppo Sostenibile.

Con quasi 30 anni di storia alle spalle, i CEAS sono un patrimonio importante per le politiche ambientali e della sostenibilità del nostro Paese: più di 280 strutture permanenti e diffuse su tutto il territorio nazionale, migliaia di educatori e operatori ambientali con competenze qualificate ed esperienze sui temi innovativi della sostenibilità e delle metodologie educative, relazioni, collaborazioni e connessioni con il mondo della scuola e dell’università, dell’imprenditoria, i Parchi e le Aree protette, i musei, le associazioni ambientaliste, di volontariato e delle categorie sociali e imprenditoriali, costruito in tanti anni di attività svolte “sul campo”.

Questa Rete di soggetti istituzionali e privati con maturata esperienza, nonostante l’assenza – con particolare riferimento all’ultimo decennio – di un coordinamento a livello nazionale, di una interlocuzione continuativa tra lo Stato e le Regioni (e in alcuni casi tra le Regioni e i CEAS come diretta conseguenza) e trasferimento di risorse dedicate – ha svolto e continua a svolgere un’azione qualificata e diffusa sui territori attraverso la realizzazione incessante di numerose attività, progetti e programmi, fornendo valore e sostegno alle politiche di sostenibilità nazionali, regionali e locali.

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